Venerdì, 31 Marzo 2023
SI SPOSA - Settimanale di informazione per gli sposi Anno 11° - Numero 30

Minimalismo e sensualità: la sposa di Regina Schrecker

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Una novità nei miei reportage dalle passerelle milanesi è la nuova collezione di una stilista famosa nel mondo,
Regina Schrecker, che inizia la sua carriera come top model a Roma, Parigi, Firenze, lavora anche in RAI in parecchi caroselli facendo sempre la modella, diventa Miss Universo e decide di dedicarsi alla moda lanciando la sua griffe. Subito dopo diventa la musa ispiratrice del grande Andy Warhol, che le dedica due ritratti. Le sue collezioni sono apprezzate in tutto il mondo e io ho avuto l’onore di visionare la nuova linea per il 2014. Mi accoglie Vittorio Passante, titolare dell’azienda, che mi descrive i capi e mi lascia curiosare nelle stanze, prima di concedermi una lunga intervista. Quello che vedo rientra nella dimensione del minimalismo chic, adatto ad un determinato tipo di sposa: linee quasi interamente scivolate, trasparenze inebrianti, scollature vertiginose, drappeggi delicati e che scendono in diagonale, applicazioni di perline e ricami, colore rigorosamente bianco tranne per un abito in verde acqua, tessuti raggruppati soprattutto nel raso di seta e gonne molto morbide. A voi la mia intervista a Vittorio Passante.
Ci parli brevemente del marchio che rappresenta…
Regina Schrecker è un marchio che ha origine dal nome della sua stilista, donna fiorentina che fin dagli anni Settanta si è messa in mostra per le sue qualità nel panorama dell’alta moda e della moda in generale. È stata Miss Universo e, prendendo spunto dalla sua bellezza, ha dato vita a questa maison. Tra le sue grandi referenze c’è quella di essere stata la musa di Andy Warhol, anzi, è l’unica ancora vivente ad avere un suo ritratto. La mia società, che produce la Regina Schrecker, è la sartoria selezionata da diversi anni dal Ballo delle debuttanti di Roma, la sartoria ufficiale della scuola militare Nunziatella, del Ballo viennese, e abbiamo il pregio di vestire notevoli attrici del mondo dello spettacolo. Le nostre linee sono apprezzate per la qualità, per il design ricercato e per la produzione totalmente e assolutamente italiana, in tutte le sue fasi, un po’ in controtendenza con quella che è la moda sposa degli ultimi anni.
La vedo molto afferrata sull’argomento, perciò le chiederei di analizzare la moda sposa proiettandola nel breve futuro.
La grande tradizione del design della moda è italiana. In questo momento, però siamo in grossa difficoltà, perché essendo cultori della fabbricazione non riusciamo ad accettare e apprezzare i prodotti provenienti dalla Cina e di basso costo. Mentre altri Paesi, come la Spagna e il Belgio, si sono imposti con aziende di marchio europeo ma di produzione cinese, che non hanno avuto problemi affettivi ad importare abiti cinesi e a mettere sopra il loro marchio, noi italiani, invece, abbiamo un amore verso il prodotto, che ci rende difficile cambiare la struttura mentale. Questo è stato il rallentamento che ci ha fatto perdere mercato rispetto ad altri che in questo momento sono più organizzati. Il futuro della moda italiana è drammatico perché siamo sottoposti giornalmente ad una truffa. Se non si regolamenta il costo degli abiti che provengono dall’estero e non si controllano i listini a livello giuridico, a farne le spese saranno in primis i consumatori. Questo vale per la sposa, ma anche per altri settori. In tutto questo noi facciamo il nostro lavoro con grande amore, con parsimonia, con la massima artigianalità. Tutti i nostri capi sono italiani, sono ricamati e prodotti in Italia. Che dire? Speriamo che prima o poi si possa salvaguardare questo aspetto.
Tornando alla nuova collezione Regina Schrecker, qual è la principale innovazione apportata?
In questo momento ci stiamo adeguando a un mercato che sta prendendo una biforcazione, perché proponiamo un prodotto lussuoso molto apprezzato e unico, che non abbia per scelta una diffusione massiccia. Ogni abito aspetta la sua sposa, non esiste un design che possa contraddistinguere una tendenza. Quindi, l’elemento che caratterizzerà quest’anno il mercato della sposa è sicuramente la personalizzazione del proprio evento da parte della sposa stessa, il saper ricercare e scegliere un prodotto che non sia una fotocopia fatta in serie.
La stilista si rifà a qualcosa in particolare quando disegna le sue collezioni?
Nelle sue ispirazioni la stilista cerca di creare un design che vada ad esaltare la femminilità…mette in risalto le curve, le parti più femminili, sempre con grande eleganza. Ci rendiamo conto che non è un prodotto che possono indossare tutte, ma di questo siamo contenti!

Lucia Nachira


Foto: Verardi Produzioni

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