Il nuovo romanticismo bianco di Giuseppe Papini
Un nuovo romanticismo declinato nel classico colore bianco: questa la cifra stilistica di Giuseppe Papini, le sue impronte digitali nella collezione sposa 2018. Un ritorno al vero Made in Italy, caratterizzato dalla purezza delle forme, dall’eleganza dei tessuti e dal mitico fiocco, da sempre segno distintivo del bridal designer. Dopo aver presentato in anteprima a New York la sua superba collezione sposa, a Sì Sposaitalia Milano ha mostrato in passerella le creazioni di un genio amante dell’italianità.
Abiti dai volumi ampi, importanti e puliti, esprimono il loro romanticismo grazie a trame preziosissime di tessuti rigorosamente declinati nella seta più naturale. Le silhouette, che si arricchiscono di delicati ricami e pizzi, si muovono fluttuanti, movimentate da organze, gazar di seta corposi e classici che garantiscono costruzione e ‘croccantezza’ all’abito, georgette fluide, e l’intramontabile mikado che dona, nei pannelli in cui è realizzato, un sorprendente effetto scultoreo. Un fiocco in gazar completa uno scollo sulla schiena, una cintura con un prezioso pizzo ricamato illumina il punto vita, e questi dettagli rendono speciale ogni abito, perché sono sempre i particolari a fare la differenza!
La collezione 2018 gioca su volumi differenti: sirene, redingote, ampie ruote, ma con un unico comune denominatore: la ricerca innovativa nei tagli, studiati attentamente per esaltare la figura femminile. Insomma, l’abito torna ad essere puro e genuino, colorato solo di bianco…perché l’abito da sposa, il vero abito da sposa, per Papini è indiscutibilmente bianco!
La sua sposa è una principessa sofisticata ed elegante, dagli scolli retti e dai volumi contenuti, ma anche dall’abito corto sul davanti con lungo strascico dietro… Sono incredibili gli effetti che si riescono a realizzare quando il protagonista assoluto dell’abito da sposa è il tessuto, e Giuseppe Papini dimostra sempre, collezione dopo collezione, di essere un prestigiatore del bridal, in grado di farci innamorare perdutamente…della semplicità e dell’autenticità!
Lucia Nachira
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