Venerdì, 31 Marzo 2023
SI SPOSA - Settimanale di informazione per gli sposi Anno 11° - Numero 30

Let’s dance!

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Come scegliere la musica per il proprio matrimonio e come pagare i diritti d’autore?
Nel giorno più bello della vostra vita, la scelta della musica non può essere lasciata al caso perché sarà quella che permetterà di coccolare ancora di più i vostri ospiti, oltre a rendere decisamente emozionante il vostro matrimonio.
Per quanto riguarda la cerimonia religiosa, è bene consultare in anticipo il parroco che celebrerà il rito, in quanto potrebbe non essere d’accordo sull’esecuzione di musiche non sacre e questo ovviamente deve essere concordato in tempo per evitare brutte figure. La vostra scelta potrebbe ricadere sul coro parrocchiale e potrebbe rivelarsi azzeccata considerando che vi affidereste a cantanti professionisti che tra l’altro, per esperienza, sapranno essere ben coordinati con le dinamiche della cerimonia.
Se, invece, avete carta bianca, la scelta potrebbe ricadere su un violinista che saprà rendere l’atmosfera sicuramente elegante e raffinata oppure, meglio ancora, l’arpa, una soluzione questa sicuramente non usuale che saprà colpire sia la vista dei vostri invitati che l’udito.
Per le cerimonie in Comune sicuramente la scelta non sarà così ampia, ma anche in questo caso vi consigliamo di contattare in anticipo il funzionario che gestisce le cerimonie, in quanto non è detto che nei comuni più attrezzati non vi siano valide alternative da valutare insieme.
Per quanto riguarda, poi, la scelta della musica durante il ricevimento, è essenziale che a tavola sia molto soft, poco invadente, per consentire agli invitati di conversare tra loro in piena tranquillità.
Nel momento in cui, invece, l’atmosfera inizia a surriscaldarsi e gli ospiti iniziano ad alzarsi sempre più frequentemente tra una portata e l’altra, è bene iniziare a ravvivare l’ambiente scegliendo una musica più vivace che sappia coinvolgere un po’ tutti. Si potrà optare per dierse soluzioni, come quella del karaoke, di danze e balli di gruppo… Quando poi si arriva al taglio della torta, gli sposi sono più che autorizzati a far partire la propria canzone, la colonna sonora della loro storia d’amore, per rendere ancora più emozionante un momento già di per sé suggestivo.

Attenzione cari promessi sposi, qualsiasi tipo di musica e qualsivoglia tipologia di musicisti scegliate, ricordatevi di essere sempre in regola con il pagamento della SIAE, la società che tutela i diritti d’autore.
Sappiate che i compensi dovuti per l’utilizzazione di brani musicali nel corso di feste private (matrimoni, battesimi, compleanni ecc.) sono differenziati a seconda che l’intrattenimento avvenga con o senza festa da ballo. Gli importi sono calcolati in misura forfettaria in base al numero degli invitati e della categoria del locale dove avviene il ricevimento.
Proprio a questo proposito vi segnaliamo, inoltre, che molto spesso i luoghi di ricevimento, proprio perché hanno a che fare quotidianamente con queste problematiche, hanno delle convenzioni con la SIAE, perciò i costi sono già ammortizzati nel prezzo del luogo di ricevimento.
Se invece l’onere di pagare la SIAE rimane a vostro carico, non rimane allora che recarvi presso l’ufficio SIAE competente, il più vicino al luogo dove si svolgerà il ricevimento. L’incaricato addetto vi consegnerà, previa cauzione, una serie di istruzioni utili per non incorrere in errori e il cosiddetto bordereau, il modulo per la dichiarazione del programma musicale che dovrete far compilare al musicista per poi riconsegnarlo presso lo stesso ufficio. Una volta riconsegnato il bordereau entro la settimana successiva il giorno del ricevimento, vi verrà riconsegnata la cauzione.

Tutto chiaro? A questo punto, assolto anche questo ulteriore onere economico, non vi rimarrà che scatenarvi fino all’ultimo respiro!

Avv. Laura Manta

Foto di apertura: © Tutti i diritti riservati StregaGiulia

L’articolo integrale sarà pubblicato sulla rivista Si Sposa, in edicola a ottobre 2013.

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Comments
3 Responses to “Let’s dance!”
  1. Ashlee ha detto:

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    • Reginald ha detto:

      Onestamente io ho letto proprio su martimonio.it (non per colpa del sito ci mancherebbe, lo staff non e8 responsabile di quello che scrivono le utenti) di spose che la festa di qualite0 pretendono di farla a spese degli invitati, dando per scontato che questi ripaghino il pranzo e criticandoli ferocemente per regali ritenuti troppo bassi (e non parlo di poche decine di euro, ma anche di regali da centinaia di euro) e facendo commenti acidi sul presunto tenore di vita dei loro ospiti, manco avessero raccolto tutti i 730. QUESTO a mio parere e8 squallido e fa perdere il senso del martimonio, non un pranzo non personalizzabile . Non dico che le spose siano tutte cosec o che ci siano solo fornitori disonesti (io per prima non mi sposo al McDonald’s e sono andata alla meticolosa ricerca di fornitori onesti), ma far finta che non esistano persone del genere (che sono molte) mi sembra un po’ irrealistico. Al giorno d’oggi purtroppo il martimonio e8 diventato anche questo, puro business. Non per tutti ripeto Ma per molti sec.

      • Lucia ha detto:

        Certamente il matrimonio mette in moto dei meccanismi economici non indifferenti, e le critiche piovono qualunque cosa si faccia (sia dal lato degli sposi che da quello degli ospiti), ma nulla vieta a chiunque di concepire il giorno del ‘sì’ per quello che è, come un rito consacrato davanti a Dio o allo Stato, dando poco peso ai fronzoli e agli orpelli. Il senso di questo articolo, però, è incentrato più che altro sugli aspetti tecnici e burocratici della scelta delle “colonne sonore” per il giorno del matrimonio, vuole essere d’aiuto per gli utenti che conoscono poco questo mondo. Per tutto il resto, noi speriamo sempre che il vero significato del matrimonio non sia mai snaturato o storpiato, perché poi al di là delle critiche l’importante è sempre l’impegno preso l’uno nei confronti dell’altra!

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