Martedì, 28 Novembre 2023

SI SPOSA - Settimanale di informazione per gli sposi Anno 11° - Numero 30

Dalin, la sposa che non ti aspetti

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Una sposa inaspettata quella che incontriamo nello stand di Dalin, marchio pugliese importante che nei suoi cinquant’anni di storia ha visto l’evoluzione delle tendenze e ne ha fatto tesoro per offrire oggi un prodotto unico nel suo genere, caratterizzato principalmente da abiti molto strutturati, frutto della sapiente attenzione stilistica al fisico delle donne e alla loro personalità. Splendidi e particolarmente innovativi i tessuti utilizzati. Le trasparenze e le scollature, sia sul decolleté che sulla schiena, sono una costante della collezione, mentre un meraviglioso abito con mantellina ricamata effetto glitter lascia davvero senza fiato, come ci conferma la stilista del brand, Vinni Quaranta, che abbiamo intervistato:
Quali sono le caratteristiche della collezione 2016?
Ricercatezza di pizzi e ricami, abito prezioso, ricco nei dettagli, nei ricami, negli accessori, un abito importante…
Ho visto delle belle strutture, o sculture, come vogliamo definirle?
In effetti il nostro è un capo scultoreo, in grado di dare alla sposa un’ottima vestibilità. Le strutture interne ci permettono di nascondere eventuali imperfezioni del fisico. Noi studiamo il corpo della donna e ne esaltiamo le qualità.
Cosa vi chiedono le spose in particolare?
Oggi si cerca l’abito piuttosto romantico, ampio, meno quello scivolato che io amo molto invece. Cerco sempre di realizzare abiti innovativi, diversi, perché in giro c’è troppa massificazione, dovuta anche agli abiti stranieri importati. Un capo del genere per esempio, abito Tiffany, è molto particolare, non passa inosservato e rende le donne che lo indossano davvero uniche nel loro giorno più bello.
Quanti anni ha la vostra azienda?
Nasce cinquanta’anni fa con mio padre, che ancora segue e ci fa da guida. È un’attività familiare, la tradizione che si tramanda. Quando un’azienda è così familiare produce abiti mai fini a se stessi, pronti a trasmettere un concetto. Lo si respira in atelier che dietro c’è il lavoro di più generazioni!
Quali tessuti avete utilizzato in questa collezione?
Io prediligo i tessuti leggeri, freschi, quindi organze di seta, tulli manoseta, taffetà, chiffon, pizzi chantilly francesi, tutti tessuti che fluttuano, e poi abbiamo giocato molto sulle applicazioni, sui ricami tutti fatti da noi artigianalmente; anche gli accessori, i gioielli sono realizzati da noi.
L’utente finale si accorge di tutti questi dettagli?
Il problema è proprio questo, anche perché molto spesso neanche il negoziante conosce la differenza tra un pizzo normale e un pizzo chantilly, ecco perché consegno i miei abiti sempre con certificato di garanzia dove c’è l’elenco di tutti i materiali utilizzati.
Se volessimo definire la sposa Dalin con un aggettivo?
Uno non basta, eccone tre: raffinata, romantica, innamorata della vita!

Lucia Nachira
Foto: Verardi Produzioni

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