Palazzo Turati, Via Meravigli – Milano. Una location particolarmente suggestiva ha accolto la presentazione delle nuove collezioni sposa e sposo dello stilista salentino-torinese Carlo Pignatelli. Uno scrigno di preziosi il palazzo ottocentesco milanese, che mostrano dirompenti le decorazioni di Lodovico Pogliaghi, affreschi tra i quali spicca il capolavoro di Mosè Bianchi; un tripudio di velluti, sete, ori e specchi, che ben si confanno all’allure evocata dalle opere d’arte del grande Maestro di stile in grado di stupire ad ogni collezione.
Varcando la soglia delle regali camere l’impressione di magnificenza è un tutt’uno con i quadri moda che ricordano gli antichi fasti di un tempo perduto… La sposa Carlo Pignatelli è sofisticata come un’icona del Romanticismo: elegante e femminile, languida, seduttiva e ammaliante. Gli abiti, delle collezioni Carlo Pignatelli Couture e Fiorinda le Spose di Carlo Pignatelli, brillano di giochi di luce, tra jais e perline, mentre i chiaroscuri pittorici che si rispecchiano dalle tele rivivono nelle decorazioni di gonne e bustier, dal fare bohémien.
L’attenzione si ferma sia sul punto vita, stretto in corpetti a cuore o accarezzato da linee più scivolate, sia sullo scollo, decorato da ramage e ricami gioiello. Le silhouette sono spesso costruite, mosse da giochi di rouches, di baschine e di strascichi. Protagonisti indiscussi i ricami tridimensionali e i fiori scultura, in un’atmosfera vintage che ricorda i fasti della nobiltà milanese.
La palette di colori abbraccia toni tradizionali e intimamente luminosi: dal bianco giglio al boise de rose, dal giallo primula all’avorio fresia.
E, come in un ricevimento del XIX secolo, affascinanti cavalieri vestiti con le creazioni di Carlo Pignatelli Cerimonia, dai tessuti preziosi ed esclusivi, i cui abbinamenti inediti e i tocchi cromatici sono en pendant con la sposa, attendono e accompagnano orgogliosi le loro dame.

Lucia Nachira

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