Sono sempre più le coppie che decidono di rinunciare ad una parte della lista nozze tradizionale (elettrodomestici, servizi di piatti e bicchieri, tv, mobili) per aprire una “lista” presso il proprio tour operator di fiducia, dove gli invitati possono versare la loro “quota” come regalo ai futuri sposi. In questo modo un viaggio di nozze da favola è assicurato. In media, per un viaggio di nozze di dieci giorni si arriva a spendere anche 13.000 euro, ma sono soldi spesi bene, soprattutto se si pensa al fatto che dopo, quando arriveranno i figli, è impensabile partire con famiglia al seguito per rilassarsi e il tempo per stare da soli diminuisce sempre più. Se fino a qualche anno fa la crociera nel Mediterraneo era considerata il sogno dei futuri sposi, oggi le mete sono le più disparate. Si preferiscono mete esotiche, paesaggi incontaminati, atolli sperduti in mezzo all’Oceano, oppure le distese di ghiaccio della Groenlandia. Ebbene sì! Se avete intenzione di programmare il vostro viaggio di nozze, scegliete una di queste mete, che sono le più gettonate del momento. Al primo posto la Polinesia, su un atollo prenotato solo per voi, con cena a lume di candela sulla spiaggia e musica dal vivo; oppure ancora i ghiacci della Groenlandia, con tanto di trekking e brindisi sull’iceberg.

Non sono da meno le Seychelles, meta del tanto atteso viaggio di nozze di William e Kate, oppure il Sudafrica con tanto di safari per immergersi in una natura incontaminata e così lontana dalla nostra. Niente lusso ostentato, niente fronzoli, niente ricercatezze, ma esclusivamente la voglia di stare insieme in paradisi terrestri dove tutto è semplice, naturale e cristallino. Non è da meno il viaggio di nozze solidale, ossia un viaggio di nozze dove l’ottanta per cento della spesa sostiene la comunità locale che si va a visitare.Per chi invece ama la sontuosità di un viaggio di nozze da favola, a Carcassonne, in Francia, ci si può immergere in una cittadina medievale rimasta ancora intatta, con il castello, le fortificazioni, la cattedrale.

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